Inviti alle proiezioni per i rifugiati, progetti umanitari, messaggi di tolleranza. Il direttore della Berlinale, Dieter Kosslick ha deciso di mettere al centro del festival del Cinema tedesco l’accoglienza ai migranti. “I rifugiati hanno sempre avuto un ruolo alla Berlinale, dal 1951 in poi – ha spiegato – È un festival di film di migranti tenendo conto che all’epoca molti tedeschi lo erano loro stessi. Ed è stato fondato per promuovere la cultura più comprensione all’interno della nazione ma anche fra i paesi”.
L’ambizione è far diventare il festival un modello di solidarietà e integrazione. “Noi siamo sempre attenti al tema dei rifugiati. Si tratta di comprendere e coltivare la tolleranza, di accettarsi. E di mostrare tutto questo attraverso film che vedranno 500mila spettatori in 10 giorni di festival: è il miglior modo di provare che si può vivere in armonia con i rifugiati con gli stranieri, se lo si vuole davvero”.
La Berlinale con i suoi ambiziosi obiettivi andrà in scena dall’11 al 21 febbraio.